Diario: è il giorno 20 agosto 2015 mi reco sul ghiacciaio per la prima volta. Per trovare il luogo seguo le coordinate GPS, a confermare con precisione il luogo sono delle tracce ancora presenti sul ghiaccio; piccoli lembi di tessuto. Ciò che mi preme di avere per le mani è quella macchina fotografica citata nei rapporti e che non si trova fra i reperti, potrebbe contenere un rullino e magari delle foto. Per questo mi sono portato un metal-detector, voglio scandagliare la zona e scoprire se c’è ancora qualcosa di celato. Dopo aver rilevato piccoli residui di cinturini, ad una decina di passi, improvvisamente un suono forte echeggia fra i ghiacci, scavo pochissimo, tipo dieci centimetri, e nel ghiaccio trovo un revolver … sono emozionato, non posso dispiacermi che non sia la macchina fotografica, perché è un risultato straordinario ..
Le analisi del revolver del RIS di Parma definiscono un revolver tascabile, tipo: Puppy cal. 320 short, tamburo a 6 colpi con 4 cartucce ed un bossolo esploso. Punzonato con Nr.59 (assemblaggio/matricola), Punzoni Banco Prova Tedeschi U e doppia corona, visibile la coppia di lettera FB e ancora punzonatura riconducibile al Nr.59.
L’arma è un Bulldog prodotto per l’appunto su imitazione del modello inglese in tutta Europa dalla fine dell’800 fino agli anni precedenti la seconda guerra mondiale. Non è possibile definirlo un elemento datante primario, in quanto non è possibile decifrare il numero di serie, trovare corrispondenza con: produttore, marchi di fabbrica, registri di fabbricazione o altro. In quegli anni erano innumerevoli le piccole ditte che le producevano artigianalmente. Forse i Punzoni di Prova potrebbero riportare ad un periodo definito, se questi fossero cambiati nel tempo. Il revolver rimane pertanto un elemento distintivo per caratterizzare il proprietario, la sua identità: alpinista con revolver tascabile negli anni 30/50, … (?) Anno di produzione – primi del 900 (?)